Le malattie del corpo possono costituire in alcuni casi veri e propri traumi dal punto di vista psichico. Questo vale soprattutto per alcune patologie della nostra epoca (in particolare AIDS e cancro) che, nonostante il miglioramento delle possibilità di cura, mantengono, anche nell’immaginario collettivo, un impatto traumatizzante. Si constata infatti che per qualcuno la diagnosi di sieropositività o di tumore può risultare insopportabile al punto da rendere difficile l’accettazione della malattia e conseguentemente delle cure.
Inoltre, una diagnosi di malattia organica spesso sconvolge la vita anche di coloro che vivono vicino alla persona malata, che sono coinvolti emotivamente e concretamente nella quotidianità.
Fin dai primi anni della sua attività, al Centro Psicoanalitico sono stati realizzati progetti dedicati in modo particolare a persone toccate dalla malattia, in collaborazione con istituzioni pubbliche e associazioni di malati.
Da diversi anni il Centro Psicoanalitico collabora infatti con l’Ospedale Amedeo di Savoia; nel periodo 2001-2003 l’attività è stata in parte finanziata dalla Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità e Assistenza (Progetto Vivere con HIV).
In collaborazione con enti pubblici e privati sono inoltre stati realizzati: con il contributo dell’Assessorato al Sistema Educativo e alle Politiche di Pari Opportunità del Comune di Torino, colloqui individuali e gruppi clinici sul tema Il corpo violato dalla malattia, rivolti a donne alle quali era stato diagnosticato un tumore; in collaborazione con l’associazione Casa Oz, gruppi clinici con genitori di bambini e supervisione a educatori e volontari dell’associazione; in collaborazione con l’associazione AISLA di Cuneo gruppi clinici con familiari di persone affette da SLA. Sono state siglate convenzioni con associazioni di malati: Amici per la pelle, Amici del cuore-Piemonte onlus.
L’attuale pandemia Covid-19 ha investito non solo le persone malate e i loro familiari, ma tutta la società, costringendo ogni persona a fare i conti con una sensazione inedita di insicurezza e precarietà.
Il progetto Pronto Soccorso psichico, sostenuto con i fondi Otto per Mille della Tavola Valdese e della Circoscrizione 7 della Città di Torino, in questo periodo ha aperto le porte a tutti coloro che sentono la necessità di parlare di quanto stanno vivendo anche in relazione alla pandemia.